\paperw9000 \margr0\margl0 \plain \fs20 \f1 \fs24 Aquisgrana (in tedesco Aachen, in francese Aix-la-Chapelle) attualmente Φ una cittα tedesca (Renania Settentrionale-Vestfalia),
situata al confine con il Belgio e i Paesi Bassi, poco distante da Maastricht e posta a 174 metri sul mare nella valle del fiume Wⁿrm.\par
La cittα, di non molta importanza sotto i Romani (il nome latino Aquae Grani Φ stato spiegato col culto di [Apollo
] Grannus), fu occupata nel 400 circa d. C. dai Galli Ripuari. Divenuta dominio dei \b \cf4 \ATXht111111 Carolingi\b0 \cf0 \ATXht0 , questi la prescelsero spesso come loro residenza.\par
Fu infatti nel 768 che \b \cf4 \ATXht11111 Carlomagno\b0 \cf0 \ATXht0 la scelse come propria residenza ufficiale. Quindi fu sede dÆimportanti assemblee imperiali, come quella dellÆ817, nella quale fu deliberata la divisione dellÆImpero. Fu anche sede di concili, tra cui vanno ricordati quelli tenuti dallÆ816 allÆ819, ne
i quali fu accolta la Regola di Aquisgrana, che riform≥ notevolmente la vita ecclesiastica. La cittα ebbe notevoli privilegi da Federico I (1166) e Federico II (1215), che ne fecero un vivace centro di commerci e (dal 1359) di grandi fiere annuali. Nella
cappella palatina sÆincoronarono i sovrani franchi e tedeschi sino a Ferdinando I (1531).\par
Il ruolo e lÆimportanza storica della cittα sono testimoniati dai monumenti che fanno di Aquisgrana la sede del ôprimo monumentoö della Germania (la cattedral
e e il tesoro sono posti sotto tutela dellÆUnesco). Tra i monumenti il maggiore Φ il duomo, uno dei pi∙ celebri edifici sacri della Germania: il nucleo Φ costituito dalla cappella palatina fatta costruire (796-805) da Carlomagno, un ottagono coperto a cu
pola e circondato da un deambulatorio sormontato dalla galleria, destinata alla corte; sullÆottagono sÆinnesta lÆimponente corpo occidentale a tre torri che, al livello della galleria, costituisce la loggia imperiale con il trono. Il ridotto coro carolin
gio fu ampliato (1355-1414) in una grandiosa struttura \b \cf4 \ATXht111511 gotica\b0 \cf0 \ATXht0 e, nei secoli successivi, furono aperte sui lati dellÆedificio altre cappelle. Il duomo conserva preziose testimonianze artistiche: dalle porte e dalle tr
ansenne della galleria, bronzi carolingi, alla Pala dÆoro di Ottone III, allÆambone di Enrico II, al lampadario di Federico Barbarossa, allÆarca di Carlomagno, opera di oreficeria renana dellÆinizio del secolo 13░, al sarcofago di Proserpina (2░ secolo d
. C.). Altre importanti opere di oreficeria, avori, manoscritti, ecc., sono conservati nel tesoro. Sul luogo del palazzo di Carlomagno fu eretto il municipio (14░ secolo; Granusturm del periodo \b \cf4 \ATXht11151 carolingio\b0 \cf0 \ATXht0 ; successive
